giovedì 5 gennaio 2012

Natale a Cortina

Ne hanno parlato giornali, televisioni, blog e chi più ne ha più ne metta.
No, non stiamo parlando degli incassi dell'ultimo cinepanettone, i quali a quanto pare sentono a loro volta la crisi. L'argomento di oggi riguarda un tema già accennato in passato, ovvero l'evasione fiscale, uno dei fardelli che da troppo tempo si porta sulle spalle la vecchia Italia.
Dei dati di questa vicenda ne avrete sentito parlare fin troppo, per cui non andiamo a ripetere cose già note. Sembra, tuttavia, il caso di condannare ancora una volta il comportamento di troppe persone che troppo spesso non si comportano da onesti cittadini come dovrebbero.
Il contorno di questa vicenda sono le splendide Dolomiti di Cortina, patrimonio che tutto il mondo ci invidia e che ogni anno attira turisti da ovunque. Turismo, da un punto di vista puramente economico, significa maggiori entrate per gli esercenti e, indirettamente, per lo Stato attraverso l'imposizione sul reddito. Questo è quello che ci dice la teoria, quello che dovrebbe accadere. Frequentemente, purtroppo, ciò non accade, a causa della diffusa pratica di nascondere le entrate per esempio attraverso la mancata emissione dello scontrino. I controlli di questi giorni hanno dimostrato ancora una volta, come se ce ne fosse bisogno, che da noi funziona così.
Gli accertamenti hanno poi portato alla luce non solo le mancate fatturazioni dei commercianti, ma anche i redditi di coloro che trascorrono le vacanze nella Perla delle Dolomiti, località notoriamente non accessibile a tutti. Numeri imbarazzanti anche in questa occasione.
Inutile ricordare che così facendo si danneggia l'intera comunità, che gli sforzi che si chiedono per tenere in ordine i conti pubblici in questo modo sono solo una perdita di tempo ed uno spreco di soldi. Per non parlare di chi condanna l'attività di accertamento per paura di perdere la clientela, la quale sembra che pernotti nel capoluogo ampezzano solo per comprare senza ricevere fattura, risparmiando pochi euro. Assurdo. A poco servono manovre e decreti se la mentalità è questa.



3 commenti:

  1. C'è del sommerso e da lì non si scappa

    ma come tu m'insegni, il fatto di dichiarare 30.000 euro lordi all'anno non vuol dire automaticamente che stiamo parlando di evasori

    ci sono un sacco di redditi colpiti alla fonte che non entrano in dichiarazione

    quindi comunichiamo SI i dati ma TIRIAMO le orecchie anche ai giornalisti che fomentano le chiacchiere da bar senza aver fornito quelle due nozioni di base sufficienti ad aprire gli occhi anche a chi non ha potuto studiare la normativa tributaria

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  2. Ovviamente, non è una conseguenza automatica. Certo che qualche dubbio sorge quando i casi sono numerosi come in questa situazione.
    Quello della comunicazione è un altro problema tipicamente italiano, purtroppo si espongono gli argomenti nel modo che più si addice a indurre la gente a pensarla in un certo modo, quando invece dovrebbero essere semplicemente raccontati dei fatti lasciando che ciascuno si costruisca la propria opinione.

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  3. A mio parere hai evidenziato un problema vergognoso Alberto.. ho notato che nel tuo paragrafo hai utilizzato l'espressione vecchia Italia.. Per quanto la tua possa essere stata una scelta senza troppi significati nascosti io trovo che questa in realtà sia la radice del problema.. L'Italia è a tutti gli effetti vecchia, soprattutto da questo punto di vista.. Fatti come questo da noi sono all'ordine del giorno e uno stato in crisi come il nostro, che avrebbe bisogno dell'aiuto di tutti, non può far gravare continuamente i problemi sulle spalle di una ridotta percentuale di onesti cittadini ormai esasperati da queste disparità di trattamento.. Per quanto il mio sia un intervento "spietato" credo che la soluzione a tutto questo deve essere diversa da quella attuale.. Abbiamo imparato ormai che da noi non si può fare affidamento sulla buona fede e sull'onestà del cittadino perché l'italiano medio (con molte eccezioni sia chiaro, non voglio fare di tutta l'erba un fascio) dove vede la possibilità di intascare, intasca senza pensarci due volte.. L'Italia come detto è vecchia.. Ha esperienza di tutto ciò dopo 150 anni di vita.. Se gli Italiani non sono in grado di essere un popolo unito nel sacrificio per il bene comune allora penso che sia arrivato il momento di non dare più scelta a nessuno e costringere tutti a portare il peso di questa nazione.. Se la mentalità non si è creata da sola, questo è il momento di imporla.

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