martedì 13 dicembre 2011

Outlet

Buongiorno a tutti! 
Natale è alle porte e, come tutti gli anni, col passare dei giorni aumenta la frenesia per trovare il regalo perfetto. C'è chi setaccia i negozi del centro e chi, invece, si muove alla ricerca di soluzioni migliori o più vantaggiose rispetto a quelle disponibili nei paraggi.
Molti sicuramente programmeranno il navigatore verso l'indirizzo di una delle numerose città-outlet che il territorio italiano offre. L'argomento di oggi è proprio questo, l'analisi del fenomeno outlet.
Partiamo, come usuale per noi, dai dati (fonte Pambianco): una delle maggiori aziende del settore in analisi, McArthurGlen, nell'anno in corso ha registrato un ottimo +12% per quanto riguarda il fatturato e continue inaugurazioni di Designer outlets. Numeri niente male, alla faccia della crisi, la quale senza ombra di dubbio ha aiutato la crescita di questo gruppo. Quando il portafoglio piange, si sa, la spesa è più ponderata, ma difficilmente si rinuncia ad avere nel guardaroba gli abiti che si desiderano. Una pizza in meno al sabato sera e una sciarpa in più verrebbe da dire.
Grazie all'offerta dei negozi, che abbinano la qualità dei grandi brand al risparmio, sempre più persone (non solo italiani) fanno tappa nelle varie città-outlet, anche a costo di trascorrere ore e ore in macchina. Difficilmente vedrete uscire qualcuno da questi paradisi dello shopping con le mani libere da sporte o senza aver strisciato la carta di credito.




Il prezzo da pagare per tutto ciò? Le spese di trasporto per raggiungere la meta sono un fattore da tenere in considerazione. Ovviamente, poi, non troverete i capi dell'ultima collezione, non ci saranno gli accessori più in voga del momento, ma per gli evergreen, i capi più classici, c'è ampia scelta. 
Le grandi casa della moda non si sono fatte sfuggire questa opportunità di business (pensate solamente alla più agevole gestione dell'invenduto nei vari retail), arrivando addirittura a proporre soluzioni esclusivamente riservate per gli outlets.
C'è anche chi festeggia, quindi, nonostante le difficoltà economiche e finanziarie che coinvolgono tutta Europa.
Voi siete mai stati in una città-outlet? Che ne pensate dei prodoptti offerti? Può essere questo il mix vincente?





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